Caffeina e sport

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Il caffè è una bevanda ottenuta dalla macinazione di di alcuni piccoli alberi tropicali e di semi appartenenti al genere Coffea.

Primato italiano, è grazie a Venezia che il caffè si diffuse in occidente, si pensa che nel 1640 sia stata addirittura aperta la prima ‘bottega del caffè’. Da qui si diffuse in tutto il mondo anche se nei giorni nostri il maggiore produttore di caffè è il Brasile.

☕️ Ma quante tipologie di caffè esistono?

Sono circa 60 le piante di caffè esistenti al mondo, un terzo di queste è commerciale e di queste, solo 4 sono in scala mondiale:

-coffea Arabica

-coffea Robusta

-coffea iberica

-coffea excelsia

Tutto molto interessante, ma bere caffè potrebbe essere utile per affrontare ad esempio le nostre proposte di circuiti funzionali?

PARLIAMO ALLORA DI CAFFEINA:

La caffeina appartiene al gruppo di lipidi solubili. A livello chimico è un alcaloide, ha un azione stimolante sul sistema nervoso centrale ed ha una lieve azione diuretica e di vasodilatazione.

La caffeina è molto simile alla teobromina (contenuta nel cacao) e nella teofilina (alcaloide nelle foglie di the) infatti tutte appartengono alla famiglia delle Purine.

La caffeina aumenta la lipolisi nel distretti periferici, migliora la concentrazione mentale e favorisce il catabolismo del glicogeno e ne frena la sua formazione aumentando l’ ultilizzo del glucosio circolante.

QUANTA CAFFEINA

Questa sostanza non va assunta in grosse quantità, fino a un massimo di 400 mg può dare sensazione piacevoli, come l’aumento dello stato di veglia, di allerta e di concentrazione, mentre dosi più massiccia possono portare a inquietudine, fremiti, nausea e agitazione.

CONTENUTO MEDIO DI CAFFEINA IN BEVANDE DI USO COMUNE

CAFFE: 50-100 mg (una tazza).

COCA COLA: 40 mg (una lattina)

THE: 28 mg/150 ml (tanto maggiore quanto più lungo è l’infuso)

CACAO: 100 mg/100 g 

RED BULL: 30 mg/100 ml

LIMITI:  La nostra amata caffeina ha quindi grossi benefici sul corpo ma attenzione a non assumerla in grosse quantità, i sintomi dello stress psicologico aumentano molto e ciò è dovuto ad un innalzamento dei livelli di cortisolo (ormone dello stress) responsabile dell’ aumento della frequenza cardiaca.

La caffeina è nella lista delle sostanze dopanti, se assunta in grosse quantità. Questo a causa dei suoi effetti ergogenici. Ecco perchè non può essere assunta liberamente dagli atleti che gareggiano.

Molto importante è anche l’assuefazione alla sostanza, quel processo per cui l’organismo sviluppa una sorta di resistenza nei confronti della sua azione farmacologica. Per questo è consigliato alternare periodi di assunzione a periodi di stop.

A livello muscolare la caffeina stimola la contrazione muscolare, migliora il rendimento sportivo e riduce la stanchezza, per questo è indicata per gli sport di lunga durata. Sul sistema simpatico stimola i nervi vasomotori e per questo facilita anche la digestione.

BONUS: Ingerire piccole quantità di caffeina è un ottimo rimedio contro l’ emicrania, per facilitare l’ assorbimento ed aumentare l’ attività dell’ergotamina, la quale induce vasocostrizione e riduce il flusso sanguino extracranico.

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